Teologi e filosofi leggereanno con gusto questo nuovo volumetto dell'Opera omnia, ma anzitutto lo farà chi è interessato alla comprensione tra cristiani ed ebrei.
Buber è una figura chiave del pensiero ebraico contemporaneo. Buber è affascinante e difficile per i cristiani e non meno per gli ebrei. Buber auspica il ritorno in Palestina, ma non per farne uno Stato ebraico, bensì per convivere.
Balthasar prende il rischio di un confronto con Buber e compie un passo fondamentale nel dialogo con gli ebrei, anzi, in ciò che deve essere un rapporto di guadagno reciproco.
Von Balthasar segue con attenta ammirazione il percorso di Buber, anche se il percorso del cristiano è come capovolto. Lì dove Buber cerca a ritroso la fede pura nella missione e nella parola dei profeti, il cristiano guarda a Cristo come compimento di ogni promessa, lì dove il pensatore dialogico chiude ogni spiraglio all’apocalittica, e con essa alla vita eterna, l’autore di Gloria vuole sperare nella resurrezione di tutti. Molti sono i punti di una possibile discussione che si aprono. Una costruttiva novità di questo volume è il tentativo, intrapreso dopo centinaia d’anni di ignoranza reciproca e di persecuzioni, di un affronto a livello teologico del rapporto tra ebrei e cristiani. Il fatto, poi, che von Balthasar si confronti con un pensatore così conscio del valore dell’ebraismo come Martin Buber, dice molto del suo intento. Ad altri starà raccogliere i semi di questo lavoro.