Nove finestre sulle pratiche e sulla vita religiosa di alcuni popoli nativi nordamericani offrono di ciascun popolo una visione di grande stima e comprensione simpatetica. La religione infatti sta al centro della vita dei nativi d’America. Non una 'religione' separata, isolata dagli altri ambiti della vita, ma una religione forte, che nella cultura nativa americana è un vero e proprio stile di vita che riguarda ogni elemento essenziale dell'esistenza e lo mette in relazione con ogni singolo individuo.
Il Trattato diretto da Julien Ries e da Lawrence Sullivan giunge al suo settimo volume, il secondo riguardante le Americhe. Un Trattato indispensabile per coloro che vogliono conoscere i caratteri essenziali dell’esperienza religiosa dell’umanità. L’antropologia del sacro è intesa come l’insieme delle spiegazioni che ogni cultura dà della realtà, dei poteri e dei processi fondamentali, così come l’insieme delle risposte religiose che esse ispirano negli individui e nelle comunità. Sono osservate le capacità religiose cioè il modo con cui ogni cultura affina la sua sensibilità religiosa e coltiva la percezione spirituale per mettersi in relazione in modo proprio e vitale con tutte le realtà e le loro dimensioni.
Il Trattato di Antropologia del Sacro è un'opera in dieci volumi diretta dal grande storico delle religioni Julien Ries. Scopo fondamentale è la comprensione dell'uomo come soggetto dell'esperienza del sacro. L'Antropologia religiosa ne studia la struttura fondamentale, la coscienza e l'attività, tramite molteplici tracce e documenti che l'Homo religiosus ci ha lasciato, dal Paleolitico a oggi, come espressione del suo rapporto con una "realtà assoluta" che trascende questo mondo ma che vi si manifesta.