Marzo 1959, Sirmione. L’americano Charles Wright, leggendo «Blandula, Tenulla, Vagula», la famosa poesia in cui Ezra Pound definisce Sirmione più bella del Paradiso, scopre la sua vocazione. Da quel momento folgorante, immerso nel paesaggio del Garda, tra gli ulivi e le acque argentine del lago, ha inizio la discoperta dei suoi maestri: Pound, Montale, Dante. Con un percorso regolare e insieme vertiginoso, dalla folgorazione della poesia come «suono» alla conquista della tecnica, da «quel battesimo per immersione totale» nel paesaggio italiano, la voce di Wright cresce fino a divenire una della più grandi della poesia contemporanea di lingua inglese. Metafisica del quotidiano, continuo lampeggiamento del divino nelle occasioni del tempo fenomenico, viaggio nel sottomondo dialogante con le ombre (degli amici morti, dei poeti maestri, sul modello dantesco), rivelazione baluginante di lampi di luce nelle acque e nei vetri (Venezia non a caso trasparente, acquatica città-mito di questo viaggio in luce e buio agonisticamente avvinti), la poesia di Wright, oltre a fornire un alto modello alla lirica statunitense contemporanea (nel cui contesto ha ricevuto i maggiori riconoscimenti), dimostra che non è egemone in quel paese l’imperante sguardo minimalista (non potrebbe esserlo, nella terra del rock e del jazz), né si recupera lo spirito dei poeti capaci di alte imprese rifiutando il presente e recuperando modelli formali storicamente finiti. Charles Wright lega gli States di oggi al fuoco, non alla tradizione dell’Europa, al viaggio di Dante e ai «lampi di luce» e «metafisici sovrattoni di fede» di Montale, alla lirica emorragica di Campana di cui ha tradotto sedici anni fa i Canti Orfici. Americano come lo furono Whitman e Pound, convoglia l’entusiasmo nel fuoco lirico, nella sua capacità di rivelare per ardore il mondo.(Roberto Mussapi) Charles Wright è nato a Pickwick Dim, Tennessee, nel 1935. Nel 1995 è stato fatto membro della American Academy of Arts and Letters. Insegna presso l’università di Virginia a Charlottesville.