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  Mi chiamavano sovversivo  
     
     
Autore/i: Carrubba Giuseppe detto Pippo  - Titoli dello stesso autore

Contributi di : Prefazione di: Fausto Bertinotti 

Sottotitolo: Memorie di solidarietà operaia
Coedizione con Alce Nero e con il Grandevetro

Prezzo: Euro 16,00

Argomento: Ecologia / Ecology - Ethics of development

Commento:

La testimonianza di questo libro italiano, di questo straordinario racconto autobiografico che ripercorre la storia d’Italia del secondo dopoguerra fino al ’68 e agli anni ’80 e dei suoi cantieri metalmeccanici, di quel mondo fordista che il postfordismo ha solo tragicamente dislocato, e solo in parte, costituisce un contributo, letterario e appassionante nella lettura, di un linguaggio orale messo per iscritto, per intendere due realtà del tempo presente.
La prima riguarda lo sfruttamento bolso, calcolato e violento dei lavoratori, quale condizione necessaria al superprofitto, o se vogliamo al sistema della concorrenza capitalista.
La seconda riguarda la creatività solidale del mondo subalterno, che nell’aderire o inventare forme organizzate di alternativa è capace dell’impossibile in condizioni insostenibili.
La solidarietà operaia dei cosiddetti sovversivi di un cantiere navale è il segno che "un altro mondo è possibile", da Porto Alegre in Brasile ad Amburgo in Germania. Il no alla violenza di un mondo solidale è una pace dirompente.


Anno di pubblicazione: Settembre 2004

Pagine: 304

Collana: Di fronte e attraverso

Sottocollana: TerraTerra. Coedizione con Alce Nero

Disponibilità: Disponibile

ISBN (a 13 cifre): 978-88-16-40680-3