Commento: |
La regina Bianca di Castiglia, nipote di Eleonora d’Aquitania, moglie e poi vedova del re di Francia Luigi VIII, è stata una protagonista del secolo XIII. La Francia esibiva allora nei simboli delle grandiose cattedrali gotiche la raffinatezza della sua cultura e del suo gusto, attirava nelle sue città, e particolarmente a Parigi, le più dotate menti filosofiche e teologiche. Bianca non è solo la madre del re santo, Luigi IX, il geniale monarca la cui straordinaria personalità gli permise di utilizzare i costumi e le tradizioni, di captare o domare le forze del suo secolo per costruire un edificio politico di cui tutta la novità si sarebbe scoperta solo due generazioni dopo. Ella collaborò attivamente alla riuscita umana e politica del figlio: come reggente, dopo la morte prematura del marito, ne preparò l’avvento e successivamente ebbe un ruolo importantissimo durante le spedizioni crociate del figlio-re. Il suo energico governo ha contribuito ai mutamenti decisivi nella storia del XIII secolo in Francia, caratterizzato dalla "ricerca di una teoria del potere con la correlativa riscoperta dei servizi pubblici" amministrazione, finanze, moneta, giustizia. Documenti, evocazione di personaggi, di luoghi e della vita nelle manifestazioni più significative negli anni durante i quali visse come regina prima, e come reggente poi, sono serviti a rendere sempre più evidente la complessità di questa donna che, per il suo coraggio e la sua determinazione, rappresenta un raro esempio di modernità in un’epoca nella quale l’universo maschile era l’unico preposto al comando. |