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  Figure moderne della Teologia
nei secoli XV-XVII
 
     
     
Autore/i: AA.VV.  

Contributi di : A cura di: Inos Biffi e Costante Marabelli 

Atti del Convegno Internazionale promosso dall'Istituto di Storia della Teologia di Lugano
30 settembre - 1 ottobre 2005

Prezzo: Euro 24,00

Argomento: Storia del Cristianesimo / History of Christianity

Commento:

I saggi qui presentati a cura di Inos Biffi e Costante Marabelli prendono in considerazione un tornante decisivo della storia del pensiero religioso e civile dell’Occidente, dominato dalle personalità di Erasmo da Rotterdam e di Martin Lutero. Essi continuano il percorso di indagine sui rapporti tra teologia cristiana e mondo moderno, avviato nel precedente volume La teologia dal xv al xvii secolo. Metodi e prospettive (2000) e teso a mostrare come le nuove preoccupazioni emergenti all’alba della modernità da una rinnovata sensibilità religiosa (tanto sui versanti riformati, quanto su quelli cattolici, del Vecchio e del Nuovo mondo) inducano la scienza teologica a profondi ripensamenti sui propri compiti e sul senso del suo potere di orientamento delle coscienze.
Dopo la conclusione del medioevo, la teologia, intesa come sforzo di intelligenza della fede cristiana, si trova di fronte a nuove sfide, impegnata in nuove polemiche, alla ricerca di più ampie e solide basi per ritrovare la sua universalità compromessa.
Nel loro svolgimento cronologico i contributi di questa raccolta inseguono una linea che, dopo le audacie dell’ultimo medioevo, parte dal «recupero dell’equilibrio teologico» in Gabriel Biel (Reinhardt), la cui opera postuma pubblicata all’inizio del Cinquecento influenzò Lutero. Altra «figura» è quella rappresentata dal disegno erasmiano di una palingenesi teologica, con il suo sprezzante rigetto della scolastica medievale (Buzzi). Poi Lutero, che caratterizza la sua teologia come «teologia della croce» (Vercruysse). Dopo di lui, in reazione alla sua concezione ecclesiologica, la prima Controversistica cattolica (Cassese) e più in generale come risposta “cattolica”, insieme critica e sensibile alle istanze erasmiane e luterane, l’esempio di Juan de Maldonado (Biffi). I riflessi delle discussioni che rinnovano la vecchia Europa teologica riverberano nel Nuovo mondo, e uno studio sul trasferimento della teologia europea ai centri accademici americani nei secoli xvi-xviii (Saranyana) è rivelativo di una teologia che non può non misurarsi con una storia diversa. L’impulso di Lutero è raccolto nella sua sfera di influenza secondo due diverse modalità nei secoli xvi-xvii: quella rappresentata dall’ortodossia luterana e quella del pietismo (Matthias). Lo studio attento della teologia e della sua storia promosso e teorizzato (Marabelli) in questa raccolta di saggi, secondo un progetto che mira a rendere organica e critica la ricostruzione, consente di riguardare ad altri aspetti del pensare religioso nel loro comune sforzo autenticamente teologico di intelligenza del mistero cristiano: così l’antropologia spirituale di un Saint-Jure (Stercal) o la spiritualità della poesia spagnola del siglo de oro (Chiappini); o di riscattare, con una opportuna rivisitazione metodologica, da una storiografia prevenuta, il senso della teologia morale probabilista (Burgio). Chiude la raccolta un saggio di Inos Biffi su Jean Mabillon.


Anno di pubblicazione: Novembre 2007

Pagine: 280

Collana: Già e non ancora

Disponibilità: Disponibile

ISBN (a 13 cifre): 978-88-16-30439-0