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  Rinnovamento della "Via Antiqua"  
     
     
Autore/i: Biffi Inos  - Titoli dello stesso autore
De Libera Alain  - Titoli dello stesso autore
Imbach R.  - Titoli dello stesso autore
Putallaz François Xavier  - Titoli dello stesso autore
Boulnois Olivier  - Titoli dello stesso autore
Gayà Esltelrich Jordi  - Titoli dello stesso autore
Laras Giuseppe  - Titoli dello stesso autore
Porro Pasquale 

Contributi di : Diretto da: Inos Biffi e Costante Marabelli 

Sottotitolo: La creatività tra il XIII e il XIV secolo
Volume quinto di Figure del pensiero Medievale
In coedizione con Città Nuova
Rilegato con sovraccoperta

Tradotto da: Aldo Granata, Domenico Lanfranchi, Costante Marabelli, Antonio Tombolini

Prezzo: Euro 90,00

Argomento: Medievistica / Middle Ages

Box: Figure del pensiero Medievale
Corpus in 6 volumi diretto da Inos Biffi e Costante Marabelli

Commento:

La distinzione tra «via antiqua» e «via moderna» propriamente assume significato solo quando, con l’apparire di una teologia ispirata da Ockham, saranno compresenti nelle università della cristianità due modi di insegnare la teologia: quello tradizionale e quello ockhamiano. Il segmento storico che questo volume considera è anteriore a Ockham, ma ci sembra che negli anni che vanno dalla morte di san Tommaso d’Aquino (1274) all’insegnamento di Duns Scoto a Parigi (inizi del Trecento) si assista ad una ricerca di rinnovamento dell’antico metodo teologico. Una ricerca di rinnovamento sia nel giudizio sulla presenza e lo statuto della ratio nel sapere della fede, sia per la visibilità di forme di teologia profilate non solo sulla ragione filosofica, ma sulle esperienze estetica e mistica e le loro capacità di generare intelligenza del mistero in ambito cristiano, ma anche in quello ebraico. Il volume tratta le figure di Sigieri di Brabante, espressione estrema di un naturalismo filosofico ispirato all’aristotelismo di Averroè; di Raimondo Lullo, che si distingue per il tentativo di conquistare alla razionalità della verità cristiana gli infedeli, in particolare i responsabili delle comunità e gli intellettuali; di Enrico di Gand, Egidio Romano, Goffredo di Fontaines e «principalmente il modo in cui il primo dà vita al più ambizioso e per certi versi audace tentativo scolastico di fondare scientificamente la teologia». Della teologia dei tre domenicani Eckhart, Enrico di Berg [Suso] e Giovanni Tauler, è posta in luce la base scolastica del loro edificio spirituale; l’emblematica figura di Pietro di Giovanni Olivi si rivela filo conduttore per una rivalutazione della storia delle idee in ambito francescano prima di Duns Scoto; il «teologo Dante» esprime nella bellezza, secondo l’arte di cui dispone, la verità della Parola, e configura quindi un’estetica del mistero o epifania della sua gloria. Duns Scoto, infine, è il teologo che, mentre sottolinea con forza il fine pratico della scienza teologica, che deve alimentare lo slancio di carità, ne esaspera l’attitudine alle analisi dialettico-speculative. Se in questo volume il fuoco principale è concentrato sulle vicende scolastiche e quindi speculative dell’ultimo quarto del secolo XIII e sulle loro interne ricerche di rinnovamento, in esso si documenta anche il riemergere della «teologia mistica», che risponde a una più immediata esigenza esperienziale del divino. Non solo in ambito cristiano, con la mistica renana, le inquietudini presenti nei teologi francescani del tardo Duecento, le visioni poetiche di Dante, ma anche nell’ambito ebraico si acuisce il bisogno di conoscenza mistica che si esprime nel Chassidismo e nella Qabbalah.


Anno di pubblicazione: Maggio 2009

Pagine: 686

Collana: Di fronte e attraverso

Sottocollana: Figure del Pensiero Medievale

Disponibilità: Disponibile

ISBN (a 13 cifre): 978-88-16-40892-0