Commento: |
Questo saggio, best-seller in Giappone, ha il grande merito di riflettere dall’interno sul fenomeno Otaku, giovani appassionati di manga, videogiochi e disegni animati, che vivono un rapporto esclusivo, sia tra di loro che rispetto ai prodotti che consumano. Il fenomeno, in perpetua crescita dagli anni Ottanta, rappresenta oggi un mercato colossale e si diffonde all’estero grazie al successo mondiale dei manga. Tuttavia questi adolescenti ribelli sono sempre stati considerati autistici e nessuno prima di Hiroki Azuma aveva mai osato studiare seriamente le loro opere-faro e i loro modi di consumarle. Il suo saggio rivela l’inquietante adeguarsi della cultura Otaku alla postmodernità. Perdita di riferimenti, fine delle grandi storie, rimescolamento del confine fra autore e consumatore, fra originale e copia: la cultura Otaku vista come la prima cultura postmoderna. |