Commento: |
Trompe-l’oeil è il termine che indica l’illusione prodotta da un oggetto dipinto, al punto di sedurre, ingannare lo spettatore. Questa illusione pittorica esisteva già nella pittura greca e romana e si sviluppa successivamente con il Rinascimento e il Manierismo, per diventare successivamente con il Barocco un genere a sé. Se il XIX secolo vede il declino e il ritorno di questa forma d’arte, l’Autore di questo volume dimostra come il nascente XX secolo abbia saputo trasformarsi, con i cubisti, i surrealisti e Escher, maestro delle illusioni paradossali. Ad oggi il Trompe-l’oeil dopo aver invaso grandi spazi urbani, facciate e luoghi pubblici, può mettersi al servizio della critica sociale o dei messaggi di propaganda anticommerciale. Per due millenni è stata un’arte destinata essenzialmente ad un consumo "di lusso": ora si ribella al lusso stesso. Omar Calabrese affronta sia la questione della rappresentazione visuale sia quella della relazione che essa intrattiene con il mondo che rappresenta (l’imitazione, la finzione, la simulazione della realtà esteriore). Successivamente studia le tecniche necessarie per "ingannare" l’occhio (la prospettiva, il chiaroscuro, i colori, ...). Si sofferma ancora sull’evoluzione dello sguardo che conduce al trompe-l’oeil, quello sul quale la critica d’arte si è sempre concentrata e che suscita la sorpresa e l’ammirazione dello spettatore: non è mai stato riconosciuto il valore estetico di quest’arte, quanto piuttosto l’eccellenza esecutiva degli artisti che la realizzano. Questi artisti hanno, nel corso del tempo, privilegiato metodi diversi: la simulazione dei materiali in rilievo, l’apertura di pareti interne verso vedute immaginarie, la percezione dello spazio verso l’esterno, la distanza ravvicinata per meglio imitare gli oggetti di uso comune, il contatto tra tela e cavalletto e il mondo dello spettatore, la simulazione di cupole e di vuoti aperti verso il cielo, le imperfezioni di superficie, la copia di opere di altri artisti e l’affrancamento rispetto ai confini fisici della tela. Questa brillante analisi dell’evoluzione del trompel’oeil permette all’Autore di mostrarci opere di straordinaria qualità, e di tracciare il punto definitivo su quest’arte che sorprende, seduce ed entusiasma. |