Commento: |
Un decisivo contributo alla cosiddetta "questione francescana" San Francesco è certamente uno dei santi più conosciuti e amati della cristianità. Studiosi, artisti, pensatori si sono interessati dell'umile figlio di Assisi e della sua santità semplice ed esigente, del suo desiderio di "seguire nudo il Cristo nudo". Eppure restano vivi gli interrogativi relativi al santo: chi era veramente Francesco? Intendeva egli fondare un ordine religioso, oppure mirava semplicemente a un rinnovamento della vita cristiana? Fino a che punto l'ideale francescano è stato modificato dall'intervento della Curia romana? Sono gli interrogativi della cosiddetta "questione francescana", ormai più che secolare, cui Kajetan Esser, con il presente volume, ha dato un contributo decisivo. Di fronte alle varie tendenze, egli si pose anzitutto il problema delle fonti, privilegiando gli scritti personali del fondatore e i documenti dei pontefici, ed escludendo invece in gran parte la tradizione biografica, a suo avviso inficiata dalle scelte dei frati, divisi fra zelanti che opponevano tenace resistenza agli adattamenti, considerati cedimenti accomodanti, e i fautori della "comunità", preoccupati di regolare la crescita dell'Ordine. La conclusione cui giunge Esser è nota: san Francesco è un fondatore carismatico che cammina coscientemente verso la formazione evangelica ed ecclesiale di un vero Ordine religioso e ne accetta l'evoluzione sotto la guida della Chiesa. L'opera di Esser resta un classico, un ritratto appassionante del Poverello e delle origini del movimento e dell'Ordine francescano; come rileva Gianluigi Pasquale nella nuova introduzione alla presente quarta edizione italiana, "Kajetan Esser a tre decenni dalla sua scomparsa non cessa di essere punto di riferimento per chi vuole studiare san Francesco e il movimento francescano". |