Negli incontri tra Michel Enaudeau e Miguel Abensour il filosofo francese racconta il suo itinerario di pensiero, dal folgorante incontro con le utopie di William Morris e La Boétie, con il suo concetto di «Tous uns», al confronto con Marx, la Teoria critica della scuola di Francoforte, Hannah Arendt e Lévinas. Ognuna di queste tappe è per Abensour occasione feconda di interrogazione e messa al vaglio dei presupposti e dei paradigmi della filosofia politica occidentale. La liquidazione e la messa al bando dell’utopia come inessenziale e sconveniente residuo di tempi violenti da gran parte del pensiero filosofico del secondo Novecento, costituisce l’obiettivo polemico più urgente del filosofo francese: invece di congedare o dissolvere l’utopia, si tratta oggi, di annodare ad essa le sorti di ogni movimento di emancipazione e di trasformazione politica: l’idea stessa di democrazia è per Abensour inseparabile da una ricerca di forme di comunità e di autodeterminazione compatibili con l’alterità, l’uguaglianza e la libertà.