Tutti conoscono la celebre formula con cui Karl Marx conclude le sue lapidarie Tesi su Feuerbach: «I filosofi hanno solo interpretato il mondo in modi diversi; s tratta però di mutarlo». Induce a sorridere? Appare ingenua? Velleitaria? Idealistica? Potrei riscriverla così: «Comprendere il mondo è indispensabile per chi desideri renderlo abitabile». Formulandola in questo modo, immagino, e spero,che più di una lettrice e di un lettore saranno d’accordo. Ma per comprendere il mondo nella sua incredibile complessità, dobbiamo fare sì che le conoscenze si incrocino e tenere presenti tre «suggerimenti» metodologici: ecologizzare il nostro spirito, deoccidentalizzare la nostra prospettiva e valorizzare un approccio retro-prospettivo.
br>SERGE LATOUCHE è un economista e filosofo francese. Professore emerito Economia ed è tra i principali teorici del concetto di decrescita. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Per un’abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita (2012), Dove va il mondo? Un decennio sull’orlo della catastrofe (2013), Usa e getta. Le follie dell’obsolescenza programmata(2013), L’economia è una menzogna. Come mi sono accorto che il mondo si stava scavando la fossa (2014). Per Jaca Book dirige la serie "I precursori della decrescita".

PIERRE JOUVENTIN è stato direttore di ricerca in etologia degli uccelli e dei mammiferi al CNRS e irettore di un laboratorio sul campo del CNRS in ecologia degli animali selvatici. È autore di articoli scientifici, film e saggi, tra cui ricordiamo: Kamala, une louve dans ma famille ,Les Confessions d’un primate, Trois Prédateurs dans un salon e La Face cachée de Darwin>/i>.

THIERRY PAQUOT filosofo e urbanista, insegna filosofia all’Università di Paris XII, dirige la rivista "Urbanisme", ha scritto numerosi saggi pubblicati anche su "Le Monde diplomatique". È autore di più di quaranta libri tradotti in molte lingue, tra cui Un philosophe en ville (2011) Introduction à Ivan Illich (2012), Poétique de l’eau, actualité de Bachelard (2013).