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Yves Coppens è uno dei maestri
di una disciplina relativamente
giovane, la paleoantropologia,
che studia le origini dell'uomo e
che dagli anni Sessanta ha compiuto
eccezionali passi in avanti
grazie a successive, clamorose
scoperte. Fra queste forse la più
celebre è quella di Lucy, giovane
Australopiteco scoperta proprio
da Coppens in Etiopia nel 1961.
Membro del prestigioso Collège
de France e primo fondatore di
una cattedra di Paleoantropologia
in Europa, Coppens è oggi ritirato
dalla vita accademica per raggiunti
limiti di età. Continua però a scrivere e lavorare e gli studi
sulle origini dell'uomo restano
inestricabilmente legati al suo
nome.
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Questo celebre scienziato ha
deciso di raccontare l’affascinante
storia delle origini dell'uomo
per suo figlio e di farsi accompagnare
da un'artista, Sacha
Gépner, le cui straordinarie
tavole restituiscono tutto il fascino
e il mistero che la storia di
Coppens comunica al lettore.
Nessuno avrebbe potuto raccontare
questa favola moderna sull'alba
dell'umanità meglio di
Coppens: per questo consigliamo
il libro a qualsiasi lettore fra gli 8 e i 99 anni.
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Nel dibattito attuale sulla evoluzione alcune questioni rimangono sempre vive a motivo dei progressi della scienza nel campo della paleontologia e della biologia e delle grandi domande che i temi delle origini sollevano.
L’autore richiama l’attenzione su cinque nodi della evoluzione: evoluzione e creazione; crescita della complessità ed evoluzione; caso, finalità e finalismo; le specie nella evoluzione umana; la identità dell’uomo.
Le questioni sono affrontate alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, senza ignorare le discussioni che si aprono in altri settori interessati ai temi delle origini.
Una fedeltà rigorosa alla scienza per discernere dati, interpretazioni e ipotesi, e l’apertura a considerazioni su altri piani, come quello filosofico e teologico, hanno mosso l’autore, già noto per numerose pubblicazioni sul tema della evoluzione. |
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